Dal 30 ottobre al 26 novembre 2022 lo Spazio b5 di Bologna ha ospitato la mostra “Impermanenze” con le opere mai esposte prima di Raffaele Mazzamurro e
Simona Ragazzi, a cura di Emanuela Agnoli.
Leggi i comunicati stampa qui sotto, oppure sfoglia il catalogo IMPERMANENZE!

Nell’ambito di ART  CITY 2020, in occasione di ArteFiera,
Spazio b5 ha presentato “ORIGINE”
(23 gennaio – 15 febbraio 2020),
mostra a cura di Emanuela Agnoli, Elena Vai e Lorena Zuniga,
con opere di Raffaele Mazzamurro e Michele Levis.

Energia e Materia

L’origine, come la nascita, è la manifestazione di un incontro.
Non può esservi origine senza relazione, e viceversa.
Questo il tema centrale delle opere di Raffaele Mazzamurro,
per
il quale il momento cruciale della relazione risiede nell’ascolto.
Un ascolto che accetti rispettosamente i silenzi e le attese, che
sappia cogliere nell’altro le affinità, ma anche vedere uno
stimolo nelle differenze.

Per inscenare il gioco delle relazioni, dei ruoli e degli equilibri
mutevoli che vi si celano, Mazzamurro sceglie un linguaggio
materico, denso e drammatico, in cui il legno di abete, nella forma
sottile e allungata di listelli industriali, viene assemblato con colla
e chiodi e, successivamente, bruciato con un cannello a gas
acetilene e ossigeno.
Alla combustione segue l’utilizzo del colore rosso acrilico, a più
strati, che ne aumenta l’intensità e che viene assorbito dal legno,
evidenziando le venature naturali.

C’è un rapporto fisico con l’opera e la materia stessa: il legno viene
plasmato e, a volte, spezzato.
Ogni relazione è un percorso e, come in ogni percorso, anche il
processo creativo nella realizzazione delle opere prevede alcuni
effetti incontrollati, affidati volutamente al caso, che sorprendono
e sprigionano energie.
Energie che possono lenire le ferite del cuore, provocate
dall’indifferenza e dalle “impazienze quotidiane”.
Ed ecco emergere i rossi accesi che si contrappongono al nero:
“lacrime di sangue”– come le chiama l’artista – di quando il
desiderio di essere ascoltati resta deluso, le parole incomprese, le
fragilità travisate. In definitiva, le assenze, di attenzione e non
solo: le non presenze.

Esserci, dedicare tempo a chi ci sta a cuore è fondamentale; oggi
più che mai, in questo mondo frenetico, in cui tutti paiono
“anestetizzati” e travolti da false urgenze. La vera urgenza siamo
noi, la nostra umanità, la nostra empatia, la nostra capacità di
accogliere l’altro, con cura e gentilezza.
Mazzamurro attraversa e accetta la sofferenza, vive la vita come un
dono, con fiducia.

Agli sguardi disattenti e alle “parole distratte e frettolose” l’artista
contrappone una tenace speranza verso una nuova luce.
“Siamo circondati da emozioni – scrive l’artista – che richiedono
cura, tramite una parola, uno sguardo, il tocco di una mano…”.

Emanuela Agnoli

sculture e pitture in esposizione
Nell’ambito di PINETUM DESIGN 06 2019,
in occasione della 6^ Residenza di Artisti Villa Gaeta a Montevarchi (AR),
ha presentato “CONVERSAZIONI” (5 ottobre – ottobre 2019), mostra collettiva a cura di Bruno Boretti con opere di Raffaele Mazzamurro.
scultura di legno carbonizzato e fili di cotone rosso
scultura di legno carbonizzato e fili di cotone rosso

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